TRANSUMARE Festival

Design, comunità e aree rurali. Sinergie e prospettive, Genova 2022.

Il poster presentato in occasione della conferenza “Design Comunità, aree rurali. Sinergie e Prospettive”, organizzata dall’Università di Genova nella cornice del “Transumare Festival” illustra un quadro delle molteplici attività (di ricerca, laboratoriali e di divulgazione) svolte negli anni dalla Unità di Ricerca in Design di Comunità (DDC).

Da un lato, la crisi ambientale ed ecologica attuale impone l’adozione di nuovi paradigmi e approcci progettuali che favoriscano una transizione verso la sostenibilità attraverso uno sguardo allargato alle varie sfere della vita (sociale, ambientale, economica); dall’altro, il riconoscimento della natura multisettoriale della governance dei territori e dei servizi sta favorendo l’integrazione nei processi di pianificazione e progettazione di quella “conoscenza non esperta” che appartiene alle comunità e alla cittadinanza in senso più allargato (Crosta 1998; Magnaghi 2000). 

Il design di comunità, di recente definizione e formulazione, nel più ampio ambito e raggio di azione del design del territorio ridefinisce la disciplina del design alla luce di alcune sfide poste dalla contemporaneità proponendo di ampliare il repertorio degli strumenti di indagine e operativi per poter affrontare un ridisegno del territorio ed elaborare scenari di rigenerazione attraverso il coinvolgimento delle comunità locali in uno o più livelli del processo di trasformazione (co-design, co-planning, co-delivery, co-assessment) (Brandsen et al. 2018). 

Con questa vocazione, l’unità di ricerca internazionale Design di Comunità – DDC che opera nell’ambito della Scuola di Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha sviluppato progetti di ricerca e azione, attività di mappatura, recupero e valorizzazione del patrimonio, dei valori culturali e sociali di territori, collaborando con università e centri di ricerca, aziende e uffici di design, organizzazioni della società civile e istituzioni. 

Ponendo il design “al centro del processo di trasformazione” (Sicklinger et al. 2019) le attività dell’unità di ricerca hanno l’obiettivo di generare azioni progettuali affiancando le comunità nell’individuazione, co-progettazione e valorizzazione di risorse locali materiali e immateriali e nella definizione di strategie di sistema e azioni progettuali rigenerative che abbiano ricadute ambientali, culturali, economiche e sociali nei territori di riferimento, capaci di aumentarne il valore riattivandone le potenzialità di fondo.

Per fare ciò, la DDC ha sperimentato una vasta gamma di strumenti di indagine e divulgazione all’intersezione tra design dei territori, dei servizi e dei prodotti, adottando un approccio aperto e partecipato, dinamico e rigenerativo basato contemporaneamente sulla ricerca e sulla pratica e sviluppando molteplici output visivi, come pubblicazioni, mostre, installazioni audio-visuali; fisici, come prodotti e oggetti e altre iniziative quali workshop, conferenze e seminari.

Grazie a 15 anni di esperienze di ricerca condotta sincronicamente in contesti del Nord e del Sud del Mondo, tra cui Madagascar, Marocco, Libano, India, Repubblica del Congo, Etiopia, Senegal, Ruanda, Banglasdesh, Vietnam e altri, l’unità ha maturato un approccio alla disciplina del design situato nel contesto locale e nella cultura del luogo, ma al contempo consapevole e attenta ai processi e alle dinamiche di un mondo globalizzato.

  

DESIGN STRATEGICO CON LE COMUNITA’ LOCALI

Ci occupiamo di strategie e processi di persone e territori accompagnamo le comunità nell’individuare risorse culturali, sociali, materiali e immateriali.

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